Trento Bondone, 2-3 luglio 2022
Trento - Bondone

Le interviste ai piloti trentini

Pio Nicolini (Skoda Fabia, gruppo A 3000+): «La macchina oggi era davvero perfetta, il pilota invece un po' meno. Non sono riuscito a guidare come avrei voluto, non sono partito benissimo e poi per recuperare ho provato a rischiare il tutto per tutto. Ma in alcuni tornanti mi sono piantato, sono rimasto fermo e poi riprendere non è stato facile. Peccato».

Fabrizio Ferrari (Renault Clio R3, A 2000): «Fare meglio di così era davvero impossibile, fino a Candriai ho provato a spingere al massimo e sono riuscito a strappare un tempo che mi soddisfa».

Tiziano Nones (Peugeot 206 Wrc, A 3000+): «Il secondo posto di classe mi soddisfa. Sul percorso ho trovato un po' di olio, rispetto alle prove del sabato la strada era un po' più scivolosa e questo può avere portato all'errore alcuni piloti giovani ai primi passi in questa categoria».

Remo Decarli (Fiat X1/9, E1 Int. 2000): «È stata una gara molto sfortunata, già a Sardagna ho rotto il cambio ed ho dovuto fare tutta la salita solamente in quarta. Anche in prova sabato ho accusato lo stesso problema, abbiamo lavorato fino alle 2 di notte per cercare di sistemare tutto, ma non è servito a nulla. Speriamo che l'anno prossimo vada meglio».

Marco Cristoforetti (Porsche 997 Rsr, Gt 3000+): «Faticosa, molto faticosa. Ma davvero bellissima. È una gara nella quale non ci si può mai distrarre, in alcuni punti ho fatto davvero fatica, ma alla fine il mio tempo mi soddisfa pienamente. L'unico neo è che adesso dovrò pagare una scommessa agli amici De Tisi e Nones... Che scommessa? Non si dice...».

Giorgio De Tisi (Citroën Xara Wrc, A 3000+): «Ho fatto davvero un tempone, è una sensazione bellissima. Quando si dice la gara perfetta, è andato davvero tutto liscio e forse solo nell'ultimo tornante prima di Vason ho dovuto rallentare ma nel complesso non mi aspettavo di fare una prestazione del genere. Stabilire poi il record di categoria è davvero bellissimo».

Walter Gottardi (Gi-Pi Sport Honda, CN 1600): «Ieri sera ho avuto davvero paura di non poter nemmeno prendere il via alla gara, perché nella seconda sessione di prove ho rotto il cambio. Devo davvero ringraziare Sandro Lipparini che ha lavorato fino a notte fonda per sistemare la macchina e per permettermi di gareggiare».

Fabio Rosa (Radical Sr4, E2-Sc 1600): «Per essere un pilota che questo tipo di gara in montagna la fa una volta all'anno possono essere contento. Ho spinto sempre ed a parte una macchina sul tracciato che si era girata per il resto il tracciato era perfetto. Poi intorno c'era tantissima gente, è bello guidare con intorno una cornice del genere».

Thomas Pichler (Formula Master, D/E2-Ss 2000): «Rispetto alle prove la strada era un po' più scivolosa, ma nel complesso sono molto contento. Ad un certo punto ho toccato con l'anteriore destra, ma per fortuna non si è trattato di nulla di grave e così ho potuto proseguire la mia corsa. Il tempo è buono, ma con questo genere di macchina, che io guidavo qui per la prima volta, per riuscire ad avere un buon feeling è indispensabile un alto numero di guide».

Adolfo Bottura (Formula Master, D/E2-Ss 2000): «Non è andata certo come speravo. Purtroppo facendo un tornante, subito dopo la località Norge, la macchina si è spenta e ripartire non è stato semplice. Mi dispiace molto, sono deluso perché puntavo a fare una bella gara di casa, fino al problemaa quel momento ero ampiamente sotto i tempi delle prove e questa è l'unica consolazione: sapere che posso andare su certi tempi».

Matteo Moratelli (Lola B99 Zytek, D/E2-Ss 3000): «Sono stanco morto, è stata una gara davvero durissima. Era la prima volta che guidavo un bolide del genere ed è andata anche troppo bene. Il caldo si è fatto sentire parecchio, non è stato facile guidare in queste condizioni ma la cosa più bella è che più guido questa macchina e più c'è sintonia. Serve un po' di allenamento per riuscire a guidarla al meglio».

Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo, N 3000+): «Ho realizzato lo stesso tempo delle prove, identico. Pensavo di riuscire ad essere più veloce, invece il caldo si è sentito. Voglio fare una dedica speciale ad una persona che non c'è più, Delia De Florian. Una grandissima pilotessa bolzanina di corsa in montagna, a lei va il mio pensiero e quello di tanta gente che ama questo sport».

Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer Evo, N 3000+): «Sono contentissima di questo podio. Ho avuto paura di non riuscire a correre, in prova ho rotto il motore e nella notte Nocentini ha rimesso completamente a posto l'auto. Devo ringraziare lui e mio padre, che è andato di corsa a Milano per procurarsi dei pezzi di ricambio che ci servivano. Hanno fatto un grande lavoro stanotte e quest'oggi la macchina era davvero perfetta. Era la prima volta che guidavo un bolide del genere, arrivare addirittura a podio nella mia categoria è una sensazione bellissima che inseguivo da tempo».

Alessio Piffer (Alfa Romeo 33, E3 A 1600): «Rispetto alle prove ho migliorato il mio tempo di ben 27 secondi, non pensavo di essere andato così bene. Pensavo si fossero sbagliati i cronometristi... Invece è la realtà e sono contentissimo. Con questo grande caldo da metà gara in su non vedevo l'ora di finire. Corsa molto difficile ma bellissima come sempre».

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