Trento Bondone, 2-3 luglio 2022
Trento - Bondone

Faggioli elogia il lavoro del team, Cinelli al settimo cielo

Una Trento-Bondone da record la numero 61. Da quello cronometrico assoluto fatto registrare da Simone Faggioli a quelli di categoria e in particolar modo quello dei Diego De Gasperi nel gruppo N, per finire con la straordinaria presenza di oltre 10 mila spettatori lungo i 17,3 km del percorso. Ecco le impressioni raccolte a caldo nel dopo gara:

Simone Faggioli (vincitore e recordman 2011): «Sono felicissimo per questo risultato e per il record. Si conclude così in maniera ottimale un eccellente lavoro di squadra con il team, che ha svolto una preparazione fantastica sulla vettura. In tutta onestà al record ci pensavamo visto quanto fatto in prova, ma non di abbassarlo addirittura di 9 secondi. Una vittoria che ha vale doppio, perché vincere in Bondone è sempre speciale e anche perché ho messo in saccoccia ulteriori punti preziosi per il campionato. Per quanto riguarda la mia prova ho compiuto qualche piccola sbavatura, ma in 17,3 chilometri questo ci sta, in particolare in alcuni tratti dove si passava dall’asfalto nuovo a quello vecchio, dove si scivolava un po’ di più. Ho dato il massimo come sempre».

Franco Cinelli (secondo assoluto):
«Una giornata da incorniciare. Erano 15 anni che provavo a scendere sotto i 10 minuti senza riuscirci e sfiorando pure l’esaurimento nervoso. Finalmente ce l’ho fatta. Non mi interessa nient’altro, né la classifica né il riscontro cronometrico dettagliato. Sono proprio fiero di me stesso e di quanto fatto. Non nascondo che con i meccanici abbiamo tentato una scelta azzardata di gomme dal punto di vista tecnico, ma è andata straordinariamente bene. Sono nei primi 5 di sempre alla Trento-Bondone. Fantastico”. Faggioli? “Manco sognato di impensierirlo. È troppo lontano da me. Irragiungibile».

Christian Merli (1° Classe E2B 3000):
«Non potevo arrendermi dopo il forfait della Picchio. Così venerdì notte sono andato ad Imola per recuperare la Radical per poter gareggiare nello stesso gruppo. Una vettura per me completamente nuova, che comunque mi ha fatto davvero divertire. Alla fine anche il tempo ottenuto è decisamente positivo e sono proprio felice per essermi lasciato alle spalle tutti i Cn e qualche avversario di peso. Ho interpretato in maniera ottimale anche la tattica, cercando di risparmiare le gomme nel primo tratto per non trovarmi in difficoltà nel tratto conclusivo. Analizzando il risultato a freddo e considerando come si erano messe le cose alla fine è andata anche bene, visto che comunque ho ottenuto punti importanti per il campionato, dove ora sono terzo di categoria e quarto assoluto. Uno zero sarebbe stato difficile da recuperare. Da domani subito al lavoro per rimettere in sesto la mia Picchio e puntare al podio nel tricolore. E poi ho vinto una scommessa importante con un giornalista specializzato. La cena la offrirà lui».

Leonardo Isolani (1° classe GT1 Oltre 3000): «La Trento-Bondone è una competizione bellissima, l’unica con una cornice di pubblico straordinaria. È la gara numero uno, alla quale partecipo da oltre 10 anni e non mancherò di venire. Sono soddisfatto per la mia gara e anche per il tempo, grazie al lavoro sempre eccellente del team. Per la lunghezza del tracciato non è mai facile portare in cima la mia vettura e ci sono riuscito. Peccato per non aver stabilito l’assoluto. Purtroppo ero in testa fino al Norge, poi Forato è riuscito a fare meglio di 3 secondi, avendo una vettura più snella negli ultimi tornanti. Va bene il risultato e i punti ottenuti, che mi consentono di essere sempre in testa al campionato».

Matteo Moratelli (1° Classe E2B 2000): «Sono proprio soddisfatto, visto che non correvo da più di un anno e considerato che la macchina l’ho vista e guidata solamente dalle prove libere. Rispetto a sabato abbiamo cambiato il set up delle gomme, migliorando di 25 secondi. Se avessi avuto l’opportunità di provare queste gomme anche in prova avrei chiuso sicuramente fra i primi 6 o 7. Per quanto riguarda la mia guida invece sono arrivato solamente un po’ lungo in un tornante a causa della poca confidenza con la vettura. Sono ripartito perdendo qualche secondo».

Rosario Iaquinta (1° Classe CN 2000): «Arrivare in cima al Bondone è sempre un successo, così come vincere la classe. Merito di una grande vettura, messa a punto da uno straordinario team. Anche le nuove gomme che ho utilizzato per la gara trentina si sono rivelate all’altezza. Sono proprio contento».

Francesco Leogrande (1° Classe E2M 1600):
«Qualche chilometro prima di Candriai ho rotto la leva del cambio e la mia gara si è praticamente conclusa. Peccato perché fino a quel punto gli intermedi erano fantastici. Sono deluso, ma accetto la sconfitta e la sfortuna».

Omar Maglione (2° Classe CN 2000): «Quest’anno non gira proprio. Nelle prossime gare dovrò lavorare per cercare di riscoprire l’Omar che c’è in me. Più che a fare il tempo ho pensato ad arrivare in cima. Così non si va da nessuna parte. Il campionato comunque è ancora lungo e spero di recuperare».

Giorgio De Tisi (1° assoluto gruppo A): «Ho abbassato di 8 secondi il tempo dello scorso anno, ed ho vinto il gruppo A. Meglio di così non potevo chiedere alla mia gara, anche se ho perso qualche secondo nel superare la macchina che mi precedeva. Ho cercato anche di far divertire il pubblico con qualche traverso e penso di esserci riuscito. La mia Citroen C4 è una vettura che lo scorso anno ha partecipato al mondiale rally, molto completa ed evoluta. Sicuramente non la conosco a sufficienza. Con 3 o 4 gare alle spalle avrei potuto fare ancora meglio».

Rudi Bicciato (2° classe A Oltre 3000): «Soddisfatto, non mi sarei aspettato il tempo che ho fatto. Inutile provare ad andare a prendere De Tisi, col distacco che mi ha dato. Le tecnologie erano superiori, non c’è nulla di fare. Errori non ne ho fatto, rischi non ne prendo, una quinta inserita una volta per sbaglio al posto di una terza forse le uniche sbavature».

Tiziano Nones (3° Classe A Oltre 3000): «È andata bene, mi sono divertito tantissimo, anche perché non potevo ambire alla vittoria visto i due mostri che mi trovavo in categoria. Purtroppo nella seconda sessione di prove di sabato mi si è rotto il differenziale e non ho potuto provare le slick. Le ho montate e collaudate praticamente in gara, altrimenti qualche secondo sarei riuscito sicuramente a recuperarlo. Spero di aver fatto divertire anche il numeroso pubblico con qualche traverso. L’obiettivo era arrivare in cima senza dover pagare nessuna franchigia. Ci sono riuscito».

Diego De Gasperi (1° assoluto gruppo N): «Venerdì sera ho avuto subito il problema della rottura della turbina, sostituita nella notte. Al mattino si è poi rotto un tubo dell’acqua. Per fortuna però è andato tutto bene. Ho fatto un tempo straordinario, perché ho stabilito il mio record personale, con un tempo 8 secondi più basso rispetto a quello realizzato da Bicciato con la stessa vettura, lasciandomi alle spalle il campione europeo e il campione italiano in carica. Ero incredulo quando ho visto il tempo finale. L’ho urlato per una decina di volte».

Adolfo Bottura (2° Classe E2M 2000): «Sono soddisfatto a metà della mia prova. Bene la prima parte, male la seconda, dove ho perso tanti secondi e la prima posizione di classe. La mia vettura ha poco sterzo e soffre nei tornanti stretti e addirittura mi sono trovato a dover fare una manovra perdendo una quindicina di secondi. Devo lavorare maggiormente sulla messa a punto. Ci proverò l’anno prossimo».

Gabriella Pedroni (5° Classe A Oltre 3000): «È stata dura, ma sempre molto emozionante. Fino all’ultimo chilometro mi sono giocata il terzo posto, che era il mio obiettivo. Purtroppo ho avuto un contrattempo con la macchina davanti a me che si è girata e mi ha fatto perdere i secondi che potevano garantirmi il podio. Sono stata particolarmente veloce nel primo tratto, poi è uscita un po’ di stanchezza nella seconda parte ed ho calato inevitabilmente il ritmo. Ma va bene così».

Ettore Bassi (attore e pilota): «Sono molto soddisfatto di quanto sono riuscito a fare in questo week end. Non avevo mai corso la Trento - Bondone che tutti mi avevano descritto come una gara estremamente difficile ed insidiosa», ha commentato a fine gara il pilota pugliese che ha poi aggiunto: «Ho avuto qualche difficoltà con la mia Osella dopo metà gara, ma sono comunque contento per il tempo ottenuto».

Stefano Lovato (4° classe A 2000): «Arrivare in cima è sempre una vittoria. Con una macchina più performante si poteva fare meglio. Rispetto all’anno scorso almeno sono arrivato. La gara di casa si vuol sempre ben figurare, per gli sponsor e per i tifosi, è anche vero che quelle di casa sono solitamente stregate. Comunque è andata bene.

Marco Zorzi (1° gruppo C auto storiche):
«Ho fatto bene nella gara più speciale. Mi sono preparato con dovizia e i risultati sono arrivati facendo anche registrare un buon tempo con la vittoria nel gruppo C e il secondo tempo assoluto. Un successo che voglio dedicare a Francesco Bortolami, mio conterraneo padovano che è scomparso la scorsa settimana. Mi aveva fatto conoscere le competizioni e anche la Trento Bondone».

Sandro Lipparini (8° assoluto vetture storiche): «La Bondone è per me speciale e la mia sfida personale è poter essere al via ogni anno. Di primavere ora ne ho 79, ma mi accorgo che riesco ancora a lasciarmi alle spalle tanti avversari. La passione per i motori è troppo importante nella mia vita. Ho iniziato a 13 anni con le prime gare di kart e non ho ancora voglia di smettere».

Luca Piffer (1° assoluto categoria E3): «Contento per la duplice vittoria sia assoluta sia di classe, un po’ meno per il tempo. Speravo di ottenere un riscontro cronometrico più basso. Ma va bene così. Organizzazione sempre straordinaria e percorso buono, forse i tratti appena asfaltati bisognava farli qualche settimana prima. Erano un tantino scivolosi».

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