Trento Bondone, 2-3 luglio 2022
CIVM

A Camarlinghi la 43ª Verzegnis - Sella Chianzutan

Michele Camarlinghi, portacolori Villorba Corse su Osella FA 30 Zytek curata dal Team Faggioli, ha vinto la 43ª Verzegnis – Sella Chianzutan, quarta prova del Campionato Italiano Velocità Montagna. La gara organizzata dalla Scuderia Friuli si è decisa sui 5,640 metri che dalle porte di Verzegnis in località Ponte Landaia a 500 metri d’altitudine, conducono fino alla Sella Chianzutan, a quota 896 metri, coprendo una pendenza media del 7,2%. La corsa friulana ha validità per il FIA International Hill Climb Challenge, Fia European Hill Climb Cup, Campionato Austriaco, Campionato Triveneto e Campionato Friuli Venezia Giulia.
Il vincitore, che ha realizzato 2’34”42 in gara 1 e 2’35”01 in gara 2, ha mostrato le proprie intenzioni sin dalle due salite di prove ufficiali, quando ha testato diverse regolazioni della prototipo monoposto di gruppo E2/M per scegliere definitivamente quella più efficace. Il pilota pisano è tornato alla vittoria assoluta in una prova della massima seri tricolore CSAI, dopo l’affermazione a Pedavena nello scorso settembre. –“I riferimenti che già avevamo su questo tracciato mi hanno aiutato senz’altro – ha commentato Camarlinghi – ma il tracciato non è di facile interpretazione e poi misurarmi con un avversario come Franco Cinelli è stato esaltante, ma per batterlo l’impegno è stato massimo”-.
Secondo posto per il driver della repubblica ceca Janik Vaclav sulla Lola B02/50, che con un ottimo tempo nella seconda manche, ha sopravanzato il veronese Tiziano Ferrais anche lui al volante di una monoposto Lola di F. 3000, con la quale è apparso a suo agio suk tracciato sin dalle prove, ma ha un po’ recriminato alla fine una mancata difesa più marcata.
Sotto al podio della classifica generale, ma terzo tra i protagonisti del C.I.V.M. il sempre leader trentino Christian Merli, l’alfiere Vimotorsport che dopo le prove ha adeguatamente aggiustato il tiro regolando a dovere la Radical Prosport, centrando un nuovo successo in gruppo E2/B e rinsaldando la testa della classifica di campionato. –“In prova ho capito che dovevamo cambiare qualcosa sulla biposto – ha dichiarato Merli – fortunatamente le modifiche hanno ben funzionato in gara e la leadership tricolore per il momento è salva”-.
Con il quinto posto nella generale, Omar Magliona ha ottenuto il quarto successo in quattro gare in gruppo CN al volante della Osella PA 21/S Honda EVO. –“La vettura ha ancora riposto in modo eccellente, anche se il set up non era al top per questa gara” – ha detto il sardo della Scuderia Ateneo, che ha ancora una volta duellato sul filo dei centesimi di secondo con l’esperto calabrese della New Media Rosario Iaquinta, a soli 15 centesimi di secondo in gara 1 dal rivale vincitore, ma attardato per aver danneggiato un cerchio mentre cercava l’attacco in gara 2, al volante della versione PA 21/S della biposto di Atella curata dalla Catapano Corse. Solo sesto il pistoiese Franco Cinelli, l’esperto portacolori della Scuderia Etruria che non si è risparmiato su un tracciato che ben conosce e sul quale da subito ha individuato delle regolazioni efficaci alla sua Lola Zytek di F. 3000, secondo in gara 1, ha poi perso tempo prezioso allo start di gara 2 per lo spegnimento della monoposto.
Una Lola B06/51 pilotata dall’austriaco Wlady Hermann ha tagliato il traguardo in settima piazza, davanti ad un sempre più convincente Michele Fattorini, il giovane orvietano che sta sempre meglio familiarizzando con la Radical SR8 da 3000 cc, sulla quale a partire dall’appuntamento dello Spino sono previste delle novità in arrivo dalla casa inglese. Top ten generale completata dalla Luchini BMW di Renzo Meneghetti, che ha rimontato due posizioni in gara 2, chiudendo davanti al trentino Adolfo Bottura ottimo protagonista in Friuli al volante della Radical Prosport.
A ridosso della top ten ha concluso la Radical SR4 da 1600 cc con cui il potentino Achille Lombardi sta faticando oltre il previsto nell’apprendistato. Tra le monoposto in classe 2000 pieno di punti con il secondo posto in classe 2000 ha guadagnato punti tricolori preziosi il trentino Gino Pedrotti molto agile con la F.Master.

Il bolognese Fulvio Giuliani ha sferrato in gara il promesso e decisivo attacco ed ha vinto il gruppo E1 con la Lancia Delta portacolori Ateneo e curata dalla Fluido Corse, con cui il pilota emiliano aveva studiato attentamente la miglior strategia in prova. Secondo di C.I.V.M., dietro alla Opel del ceco Michl, il partenopeo Piero Nappi, che sulla Ferrari 550 si è migliorato nettamente in gara 2, dopo aver scelto delle gomme più morbide. Sfortuna per Marco Gramenzi, il driver teramano dell’AB Motorsport, secondo in gara 1 sull’Alfa 155 V6 poi fermo per noie meccaniche subito dopo il via della seconda salita di gara. Stop forzato per problemi alla turbina dell’Alfa 155 GTA, anche per Roberto Di Giuseppe. Sempre in E1 il campano Sandro Acunzo ha concluso la prova d’esordio della Renault New Clio guadagnando i primi punti nonostante dei problemi all’alternatore. In classe 1600 il veneto Luca Gaetani è sempre più a suo agio con la Citroen C2, con la quale si toglie soddisfazioni crescenti nella classifica di gruppo. Secondo in classe 1400 il milanese di Trapani Antonino Oddo con la Peugeot 106, preceduto dal reatino Bruno Grifoni, anche lui sulla 106 del Leone. Attacco e vittoria in gruppo GT per il leader veneto Antonio Forato su Lamborghini Gallardo in versione GT Cup, il pilota della Rubicone Corse ha messo a punto la sua strategia in prova, poi in gara ha realizzato un ottimo crono sopravanzando la Porsche 997 di Giani Di Fant. Duello in GT3 tra il toscano Guido Sgheri ed il siracusano Ignazio Cannavò alla sua prima Verzegnis sulla Ferrari F430 dell’Autosport Abruzzo, con successo del primo già conoscitore del tracciato.

In gruppo A acuto del pluricampione bolzanino Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer EVO, l’alfiere della Scuderia Mendola ha sferrato il suo attacco in gara 1 sul bravo diretto rivale napoletano Luigi Sambuco su vettura gemella ma sottosterzante nella prima salita, a cui sono bastati i punti del secondo posto per rimanere in testa alla categoria. In classe 2000 successo per il’esperto veneto “Romy” imprendibile per la concorrenza presente sulla Honda Civic Type-R. Terza piazza, dietro il reatino Giobbi su Alfa 156, per Salvatore D’Amico, l’alfiere della Scuderia Etna sempre al comando in classifica con la Renault New Clio. L’esperto veneto Michele Ghirardo su Honda si è imposto in classe 1600, davanti al corregionale Michele Mancin, su Citroen Saxo VTS particolarmente agile. Battaglia tra Mitsubishi anche in gruppo N, con successo dell’austriaco Hannes Zenz sulla Lancer EVO per 94 cenetsimi sulla EVO X dell’inossidabile driver Rubicone Corse e sempre leader Lino Vardanega, seguita dalla Lancer EVO del toscano Lorenzo Mercati, in aumento di familiarità con i tricolore e con la 4x4 turbo giapponese. Buona la prova d’esordio per l’udinese della Scuderia Friuli Michele Buiatti, alle prese con qualche noia di gioventù alla trasmissione della sua Lancer in gara 1 e poi attardato da un manicotto del turbo in gara 2. Successo in classe 2000 per il pugliese della Fasano Corse Oronzo Montanaro, finalmente coadiuvato in modo adeguato e senza capricci dalla Honda Civic Type-R di preparazione Ciarcelluti, con la quale ha sopravanzato il calabrese Luigi Malizia. L’alfiere Peperoncino Motorsport ha ripreso rapidamente un buon ritmo dopo l’inconveniente in Sicilia, sulla Honda Civic Type-R. In classe 1600 dopo una gara di assenza è tornato al successo il piemontese Giovanni Regis, che ha saputo esprimere il potenziale della Peugeot 106 sul percorso carnico, precedendo al traguardo l’esperto trentino Diego Degasperi, che non ha rinunciato a Verzegnis al volante della Honda Civic, in luogo della nuova vettura scoperta attesa per Lo Spino. Sfortuna per il giovane salernitano Cosimo Rea che ha finito la sua gara con la Citroen Saxo fuori strada. Sempre più appassionanti i duelli del gruppo Racing Start, dove solo pochi centesimi di secondo hanno diviso il vincitore Roberto Chiavaroli, il pescarese che ha potuto contare su una perfetta MNI Cooper S Abruzzo Corse, tallonato dal poliziotto salernitano Giovanni Loffredo agile e temibile con la Opel Corsa OPC. Sul podio è tornata la pilota di casa portacolori Red & Withe Elena Croce su Renault Clio RS, davanti al sempre verde bergamasco Mario Tacchini su Fiat Punto Sporting con la quale ha festeggiato l’ottantanovesima gara rimanendo leader di gruppo.

Classifica dei primi 10: 1. Camarlinghi (Osella FA 30 Zytek) in 5’09”43; 2. Vaclav (Lola B02/50) a 9”65; 3. Ferrais (Lola T96/50) a 9”77; 4. Merli (Radical Prosport) a 13“43; 5. Magliona (Osella PA 21/S Honda) a 13”69; 6. Cinelli (Lola Zytek) a 18”43; 7. Waldy (Lola B06/51) a 21”81; 8. Fattorini (Radical SR8) a 25”00; 9. Meneghetti (Lucchini BMW) a 25”97; 10. Bottura (Radical Prosport) a 26”07.

Classifica di gruppo in gara:
Gruppo E2/M: 1. Camarlinghi (Osella FA 30 Zytek) in 5’09”43; 2. Vaclav (Lola B02/50) a 9”65; 3. Ferrais (Lola T96/50) a 9”77; 4. Cinelli (Lola Zytek) a 18”43; 5. Waldy (Lola B06/51) a 21”81
Gruppo E2/B: 1. Merli (Radical Prosport) in 5’22”86; 2. Fattorini (Radical SR 8) a 11”57; 3. Meneghetti (Lucchini BMW) a 12”54; 4. Bottura (Radical Prosport) a 12”64; 5. Lombardi (Radical SR4) a 15”80
Gruppo CN: 1. Magliona (Osella PA 21/S Honda EVO) in 5’23”12; 2. Iaquinta (Osella PA 21/S Honda) a 26”35; 3. Polcri (Osella PA 20/S BMW) a 39”24
Gruppo GT: 1. Forato (Lamborghini Gallardo) in 5’53”08; 2. Di Fant G. (Porsche 997) a 2”44; 3. Sgheri (Porsche 996) a 23”08; 4. Cannavò (Ferrari F430) a 26”16
Gruppo E1: 1. Giuliani (Lancia Delta EVO) in 5’41”54; 2. Michl (Opel Michl) a 0”67; 3. Nappi (Ferrari 550) a 2”54; 4. Pregartner (Porsche 911) a 6”99; 5. Zlazkov (Audi Quattro) a 9”39
Gruppo A: 1. Bicciato (Mitsubishi Lancer EVO) in 5’58”19; 2. Sambuco (Mitsubishi Lancer EVO) a 1”56; 3. Matiz (Ford Focus WRC) a 11”28; 4. Hernàdi (Mitsubishi Lancer EVO) a 23”41; 5. “Romy” (Honda Civic Type-R) a 25”27
Gruppo N: 1. Zenz (Mitsubishi Lancer EVO) in 6’10”14; 2. Vardanega (Mitsubishi EVO X) a 0”94; 3. Mercati (Mitsubishi Lancer EVO) a 12”86; 4. Holzer (Mitsubishi Lancer EVO) a 16”13; 5. Montanaro (Honda Civic Type-R) a 29”96
Gruppo Racing Start: 1. Chiavaroli (MINI Cooper S) in 6’52”89; 2. Loffredo (Opel Corsa OPC) a 1”28; 3. Croce (Renault Clio RS) a 1”0023; 5. Tacchini (Fiat Punto Sporting) a 1’54”78

Classifica di C.I.V.M. dopo 4 appuntamenti:
Gruppo Racing Start: 1. Tacchini p. 45; 2. Chiavaroli 43,5; 3. Loffredo 25,5
Gruppo N: 1. Vardanega p. 60 ; 2. Montanaro 30; 3. Regis 22,5
Gruppo A: 1. Sambuco p. 42; 2. Bicciato 30; 3. D’Amico 29,5
Gruppo E1: 1. Giuliani 46,5; 2. Gramenzi 44; 3. Nappi 27,5
Gruppo E1 Superstars: 1. Antonicelli e Pancotti 15
Gruppo GT: 1. Forato 43,5; 2. Cannavò 35
Gruppo CN: 1. Magliona p. 60; 2. Iaquinta 34; 3. Sivori 10
Gruppo E2/B: 1. Merli p. 60; 2. Bottura 23,5; 3. Cubeda 23
Gruppo E2/M: 1. Pedrotti 29,5; 2. Cinelli 23; 3. Cassibba S. 22
Assoluta C.I.V.M.: 1. Merli p. 42,5; 2. Magliona 33,5; 3. Faggioli e Camarlinghi 16; 5. Iaquinta 15

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