Trento Bondone, 2-3 luglio 2022
CIVM

Faggioli comincia con il passo giusto vincendo in Sardegna

Quattro anni dopo l’ultima apparizione, alla Iglesias Sant’Angelo torna a correre Simone Faggioli e torna a vincere sul tracciato sardo. Con una prestazione secca, senza dar la possibilità di ribattere ai suoi inseguitori, il fuoriclasse fiorentino dell’Osella ribadisce la sua superiorità sull’impegnativo percorso incastonato tra i monti del Sulcis Iglesiente. Nulla hanno potuto Merli, Magliona, Fattorini e Degasperi, tutti accreditati di ottime e prestanti vetture, ma poco efficaci per controbattere il campionissimo delle salite; anche i veloci e temibili specialisti sardi non sono riusciti a impensierire il poi vincitore. Franco Lasia, ad esempio, aveva dato segnali di positiva competitività al volante della Formula 3000 Lola, ma difficoltà allo start della prima salita lo hanno stoppato prematuramente.
Faggioli s’aggiudica la prima gara della stagione, coprendo i seimila metri del tracciato allestito dagli uomini dell’Automobile Club di Cagliari, in 2’48”07, prestazione realizzata nel corso della prima salita di gara, la sola disputata da tutti i piloti in quanto la seconda è stata interrotta dopo l’uscita di strada di Martina Siddi, che con la Renault Clio Williams s’è appoggiata al guard rail in un curva a sinistra poco dopo lo start, e la vettura è scivolata sotto la sede stradale. La Direzione Gara ha così interrotto la gara, dichiarando valida la classifica della prima manche.

La cronaca della gara mattutina inizia con il sole a fugare ogni dubbio sulla perfetta effettuazione della prima salita di gara. Il tracciato dà certezze ai piloti, ma il fondo asfaltato non è “gommato” e non offre il grip atteso ed i cronomen sono chiamati a manovrare volante ed acceleratore con sensibilità e accortezza supplementari, di quelle che fanno le differenze.
Salgono tutti, prendendosi rischi pur di guadagnare qualche decimo per superare i rivali. C’è chi non sale agli onori della cronaca per la prestazione assoluta o inattesa, bensì per un errore di valutazione nell’affrontare la prima curva: è Paolo Parlato che arriva di terza e troppo veloce alla staccata, la Clio chiude la traiettoria e compie uno spettacolare testacoda. Il triestino riesce a ripartire, rallentando però Rudi Bicciato che gli parte dietro, anche Fulvio Giuliani rischia girandosi sull’asfalto sporco.
Immancabilmente è Simone Faggioli a segnare il miglior crono in 2’48”07, mentre l’atteso Christian Merli “buca” la salita stoppato dallo spegnimento della sua Osella a tre quarti di percorso, per un problema di pescaggio della benzina. Sono sulla buona strada nella progressione sia il giovane Michele Fattorini, secondo tempo a 15”66 dal fuoriclasse toscano che il trentino Diego De Gasperi, terzo assoluto a 17”27
Quarto tempo assoluto per Omar Magliona, primo tra i CN, a pochi decimi da De Gasperi ma con cinque secondi su Antonio Lasia con il primo dei prototipi E2b. Tra i piloti isolani si distinguono anche Marco Satta, sesto assoluto e E2M 3000 con la Lola B02/50, Auro Siddi settimo con la Lucchini Alfa secondo nella E2B 3000. Nono assoluto è il trentino Adolfo Bottura all’esordio con la impegnativa Lola B99 quinto di E2M a precedere lo sfortunato Christian Merli, condizionato dal malfunzionamento della pompa e del pescaggio della benzina che gli causa lo spegnimento del motore a pochi chilometri dal traguardo del passo Genna – Bogai, che in seguito riesce a tagliare, ma con notevole ritardo. È l’altro portacolori della Vimotorsport, Gino Pedrotti, a chiudere la top ten amministrando le risorse al volante della Tatuus Formula Renault.

Primo di Gruppo A è il bolzanino della Mendola, Bicciato, che chiude la salita con la frizione in panne e accusando sostanziale ritardo perso nel tentativo di sorpasso di Parlato in difficoltà. In E1 Italia è il locale Giacomo Grussu a segnare il miglior tempo, strabiliante il sardo sul tracciato di casa ed al volante di una Renault Clio Cup autore di una prestazione che lo colloca in undicesima posizione assoluta. Per un solo decimo di secondo Gerolamo Campus, su Fiat Uno Turbo, precede il bolognese Fulvio Giuliani che pur presentandosi con la Lancia Delta Evo dotata del comando del cambio al volante è stato rallentato da un testacoda nella prima curva, causato dall’asfalto sporco dopo l’uscita di strada di Parlato.

Ottimo e spettacolare il rientro nel Civm del padovano Roberto Ragazzi, che si impone tra le GT con la Ferrari 458, regolando sotto la bandiera a scacchi il compagno di squadra Bruno Jarach con la Ferrari 430 Challenge. Il bolzanino Armin Hafner sceglie la competitiva Mitsubishi Lancer preparata da Bicciato per tentare la scalata del Gruppo N e, pur essendo all’esordio con le quattro ruote motrici e propulsore sovralimentato, riesce a vincere la categoria, sopravanzando il locale Marco Canu di un secondo e quindici decimi anch’egli a bordo della Mitsubishi Lancer. E’ Federico Aritzu ad aggiudicarsi la classe N1600 con la Peugeot 106, davanti al bellunese Fabrizio Vettorel secondo con la Peugeot 106Rally BL Racing
In Racing Start, il bresciano Nicola Novaglio con la Mini Cooper S conferma le prestazioni offerte nelle prove, aggiudicandosi la prima gara della stagione, staccando il bergamasco Tacchini con la Opel Corsa OPC in difficoltà con l’assetto della sua vettura.

Classifica assoluta Gara 1: 1. Faggioli (Osella Fa30 E2m-3000) in 2'48”07; 2. Fattorini (Lola B02/50 E2m-3000) a 15”66; 3. Degasperi (Osella Fa 30 E2m-3000) a 17”27; 4. Magliona (Osella Pa 21 S Evo Cn-2000) a 17”56; 5. Lasia (Osella Pa/20 Bmw E2b-3000) a 22”67; 6. Satta (Lola B02/50 E2m-3000) a 26”77; 7. Siddi (Lucchini Alfa Romeo E2b-3000) a 27”02; 8. Bottura (Lola B 99/50 E2m-3000) a 28”14; 9. Merli (Osella Pa 2000 E2b-2000) a 40”65; 10. Pedrotti (Formula Renault E2m-2000) a 44”62

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