Simone Faggioli re del Bondone per la prima volta
Non c’è tre senza quattro. È questo il proverbio coniato oggi da Simone Faggioli dopo aver conquistato la quarta vittoria consecutiva nel Civm e, soprattutto, dopo aver finalmente impresso il proprio nome nell’albo d’oro della Trento-Bondone, considerata l’università delle cronoscalate. Una laurea a pieni voti, quella ottenuta dal driver fiorentino, che con la sua Osella Pa 21/s Fia ha stabilito un tempo eccezionale: 10’00”78. Era dal 2000, ma i prototipi di allora era più performanti, che il cronometro non si fermava così presto. Faggioli ha strapazzato la concorrenza, soprattutto quella di Pasquale Irlando (Osella Pa 21/s Honda), che con il suo 10’06”29 ha sperato fino all’ultimo di poter conquistare il proprio settimo acuto trentino, ma ha dovuto accontentarsi del secondo gradino del podio pur senza potersi rimproverare nulla. Solo quarto l’altro big atteso ad una grande prova, l’esperto Franco Cinelli (Osella Pa 20/s Bmw), che ha chiuso a 11”94 dal leader.
Fra lui ed Irlando si è incuneato di forza, e a sorpresa, il giovane Lionel Regal, un francese di belle speranze che è riuscito a dominare i cinquecento cavalli della sua vettura da Formula 3000 (una Reynard) chiudendo in 10’06”98. Quinto Giulio Regosa, anch’egli alla guida di un bolide nato per la pista (una Lola Metra Cosworth), che ha chiuso in 10’19”47.
La giornata è stata anche una grande festa per i diecimila spettatori che fin dalle prime ore della mattinata si sono sistemati lungo i 17,3 chilometri di gara, con tende, seggiole, tavolini, striscioni e coperte. Un grande happening, insomma.
La gara si è protratta a lungo, soprattutto perché ha dovuto fare i conti con due interruzioni resesi necessarie per rimuovere l’auto capotata di Alessandro Bisoffi (uscito incolume) e per rimuovere l’olio perso in grande quantità dal ceco Petr Vojacek.
Il primo fra i piloti che non guidano monoposto è stato il tedesco Georg Plasa, con la sua Bmw 320 motorizzata Judd, sedicesimo a 50”78 da Faggioli. Nel gruppo E1, classe fino a 3000, successo per Marco Iacoangeli (Bmw 320 J) in 11’03”19, nella classe fino a 2000 acuto del trentino Giorgio Leonardi, che ha dovuto ripetere la prova due volte, fermato dalla bandiera rossa quando era quasi in cima: la sua Audi è arrivata al traguardo in 11’21”44.
Nel Gruppo A il “derby” regionale fra l’altoatesino Rudi Bicciato e il lagarino Giorgio De Tisi se lo è aggiudicato il primo, che ha spinto al traguardo la sua Mitsubishi Lancer Evo in 11’21”59, solo 73 centesimi in meno di De Tisi (Toyota Corolla Wrc), che invece in prova aveva fatto leggermente meglio di Bicciato. Solo piloti di casa anche nelle Classi. In quella fino a 2000 ha confermato le ottime cose fatte vedere ieri il trentino Tiziano Nones (Renault Clio Maxi), arrivato a Vason in 11’23”00; nella Classe fino a 1600 giornata d’oro per il trentino di Brentonico Fabrizio Ferrari (Renault Clio), che ha fermato il cronometro 11’35”82; nella Classe fino a 1400 ottima prestazione del trentino Diego Degasperi al volante della nuova Volkswagen Polo, con la quale ha coperto i 17,3 chilometri del percorso in 12’27”11.
Nel Gruppo N il più veloce di tutti è stato il padovano Riccardo Ragazzi (Bmw M3), giunto a Vason in 11’59”27, un “tampone”. Nella Classe fino a 2000 ha primeggiato il trevigiano Romy Dall'Antonia (Honda Civic Type) con il tempo di 12:10.05; nella Classe fino a 1600 si è imposto il torinese Giovanni Regis (Peugeot 106 Rallye) in 12:23.21 (nove secondi in meno di ieri), mentre nella Classe fino a 1400 il migliore è stato il bolzanino di Frangarto Thomas Sparer (Peugeot 106 Rallye), che ha ottenuto il tempo di 13’28”24.
Fra le auto storiche si è imposto il veronese Andrea Cabianca con la sua Porsche Carrera RS, che è salito fino a Vason in 11’50”63, abbassando di altri tre secondi il tempo messo a segno nelle prove di ieri. Secondo il sorprendente padovano Francesco Bortolami su Merlyn a 32”45, terzo si è piazzato Massimo Ronconi (padovano anch’egli) su Porsche 914. Solo nono Marco Zorzi (ieri terzo) mentre non è arrivato al traguardo Romano De Gan (ieri secondo a 44” da Cabianca). Va ricordato che il vincitore è il nipote di Giulio Cabianca, che si impose nella Trento – Bondone del 1952.
Infine le Vetture di Scaduta Omologazione (Vso). Il migliore dei 22 che sono arrivati in fondo è stato Andrea Biasiotto su Bmw M3, che ha preceduto di 24”83 Sigi Fedrigotti (Ford Escort Cosworth) e di 32”43 Fabrizio Bommartini su Renault 5 Gt turbo.