Trento Bondone, 2-3 luglio 2022
CIVM

Accesa anteprima alla 25ª Pedavena – Croce D’Aune

Scatterà alle 10.30 di domani domenica 9 settembre la XXV Pedavena Croce D’Aune, la decima prova del Campionato Italiano Velocità Montagna, organizzata dagli instancabili “Amici della Pedavena” sugli 8,720 Km che uniscono Pedavena alla nota località climatica di Croce D’Aune, 682 metri più in alto, a cui si arriva coprendo una pendenza del 7,82%.
Giornata odierna dedicata alle due regolarissime manche di prova, durante le quali i protagonisti del C.I.V.M. hanno cercato le migliori regolazioni delle vetture, offrendo un’animata anteprima della gara che assicura emozioni ed agonismo alle stelle. Nella corsa bellunese è fondamentale trovare il giusto compromesso d’assetto tra il rigido adatto alla parte iniziale maggiormente scorrevole e tecnica ed il più modulare necessario sui tornanti dei guidati ultimi Km.
Le monoposto del gruppo D E/2 cercano di adeguarsi in fretta alla particolare ed affascinante corsa, dove il calabrese Rosario Iaquinta può contare su riferimenti precisi dello scorso anno, quando esordì con la Lola Zytek della Pro Motor Sport. Il Team Tschager è comunque intensamente al lavoro per trovare il giusto assetto per le due Lola B 99/50 affidate al al veneto Tiziano Ferrais ed al toscano David Baldi, che sembra non tardare ad entrare in sintonia con vettura e tracciato promettendo sicura battaglia in gara. Il piemontese Renzo Nazione ha rotto un semiasse sulla sua Lola ed il friulano Marietto Nalon ha sbagliato un tornante, mentre il toscano Franco Cinelli fatica a trovare il giusto assetto, come l’esordiente corregionale Franco Perini al volante di una F3000versione 2002 della Durango, a conferma di quanto sia impegnativo ed insidioso l’affascinante tracciato. Soddisfatto invece dei progressi della sua Lola Zytek il toscano Armando Mangini. Il bresciano Nino Ghidini su Ghipard Suzuki, punta a guadagnare punti decisivi vista l’assenza della diretta concorrenza. Presentate in occasione delle verifiche le novità del Team Pro Motor Sport, una Lola progettata per le salite che esordirà nel 2008 ed un prototipo completamente in carbonio destinato al gruppo CN con motorizzazione 2000 e 3000 cc..
In gruppo CN Simone Faggioli ha subito trovato l’interpretazione ideale del tracciato sul quale lo scorso anno vincendo, si aggiudicò il quarto titolo tricolore. Il pilota fiorentino al volante della Osella PA 21/S,pur usando tutta la sua esperienza è consapevole che sarà una dura lotta contro le monoposto che però sono vulnerabili nella parte stretta del percorso. Prove efficaci anche per il trentino Cristian Merli, compagno di squadra di Faggioli ed anche lui su Osella PA21/S Honda. In evidenza il giovane siciliano Alberto Chinnici sempre più in confidenza con la PA 21/S Osella, mnetreil corregionale Luigi Bruccoleri su vettura uguale ma curata dal piemontese Violetto è sicuro dell’impegno da profondere per difender la terza piazza su un fondo considerato un po’ troppo scivoloso.
La Chrysler Viper del leader teramano Marco Gramenzi di gruppo GTM, si è subito rivelata più agile sul percorso bellunese rispetto alla diretta rivale, la Ferari 575 del marchigiano Leo Isolani, che ha dovuto faticare maggiormente per trovare le soluzioni di sterzata più adatte. Il laziale Stefano Pierdomenico punta dritto al terzo gradino del podio di gruppo con la sua 360 Modena del Cavallino, ma il padovano Roberto Ragazzi non sembra voler mollare facilmente al volante della versione F430.
In gruppo E/2 si aspetta la lotta di vertice tra i due leader, il pugliese Pasquale Irlando ed il napoletano Piero nappi, attualmente a pari punti ed entrambi al volante delle Osella PA 21/S Honda. Il pugliese di Locorotondo è apparso subito in sintonia con il percorso, mentre il partenopeo ha accusato un assetto eccessivamente rigido soprattutto nei tornanti. Assetto troppo rigido nella prima manche anche per il giovane trentino Matteo Moratelli con la Breda BMW di classe 3000.
Vero serbatoio di emozioni continue il gruppo E1 dove la rivelazione Fabrizio Pandolfi ha prenotato un posto da protagonista con la sua Alfa 155 V6 di classe 3000 curata da Bartolini, sulla quale adesso il pilota toscano è molto soddisfatto anche dei freni, prima non al 100%. Il leader romano Marco Iacoangeli su BMW 320 anch’essa di classe 3000, ha affrontato serenamente le prove, sicuro di aver individuato le soluzioni più redditizie per la gara. Nella classe regina il teramano Roberto Di Giuseppe è soddisfatto del comportamento della sua Alfa 155 GTA, che ha irrigidito sull’anteriore prima delle prove ed ha rimandato il duello finale per la conquista della vetta, in gara. Corsa adatta alla Lancia Delta EVO del bolognese Fulvio Giuliani, assetato di punti utili, con una vettura in piena forma.
In gruppo A, se durante le prove è andato tutto bene per Rudi Bicciato e la Mitsubishi Lancer EVO curata dalla MRT By Nocentini, non è stata la stessa cosa al Paddock, dove la vettura dell’altoatesino leader in classifica ha subito dei danni a causa del cedimento dei cavalletti. Tutti i diretti inseguitori hanno cercato di prendere subito le giuste misure alla strada ad iniziare dai pretendenti al secondo posto di gruppo detenuto dal pistoiese Lorenzo Bindi che con la sua Peugeot 106 1.6 16V dovrà fare molta fatica per arginare l’irruenza del giovane calabrese Domenico Chirico, su vettura uguale curata da Surace e del veneto Michele Ghirardo con la sua Honda Civic Ek4, sulla quale ha ceduto un semiasse durante la prima manche di prova. In classe 2000 il catanese Salvatore D’Amico vuole assolutamente emergere per ipotecare la coppa di classe con la sua Renault Clio RS che ha subito funzionato a dovere, ma non sarà compito facile contro il triestino Paolo Parlato e la sua Honda Civic Type-R di preparazione Fortran, profondo conoscitore della gara, tanto da essere premiato dagli organizzatori poiché tra i tredici piloti presenti all’edizione 2007 ed alla prima edizione del 1971. Informa anche il giovane pescarese Giuliano Pirocco su Peugeot 306 dell’Antonelli Sport. Tra le vetture da 1400 cc. in evidenza il trapanese residente a Padova Isidoro Alastra particolarmente agile con la Peugeot 106 Rallye.
Fermento in gruppo N con i due di testa partiti all’insegna della cautela e dell’attento studio dle tracciato. Il leader veneto Lino Vardanega ed il diretto inseguitore pescare Roberto Chiavaroli, entrambi sulle BMW M3. Se il trevigiano potrebbe ipotecare la vittoria in C.I.V.M. in caso di successo, l’abruzzese farà di tutto per ostacolarlo. Grande lotta si preannuncia in classe 2000 dove il bravo veneto Romy dall’Antonia con la Honda CivicType –R curata da Foltran ed un po’ troppo rigida nella prima manche di prove, potrebbe addirittura insediare la piazza d’onore di gruppo in classifica, ma in gara si dovrà difendere dalla vettura uguale del minaccioso ed esperto corregionale Ivano Cenedese. Subito aggressivo l’abruzzese Serafino Ghizzoni, anche lui al volante della Honda Civic, come il pugliese Antonio Cardone, a cui è subito piaciuto il percorso. Deluso dalla prestazione del motore della Renault Clio RS il potentino Achille Lombardi, comunque attento al campionato. Tra le 1600 il piemontese Giovanni Regis, il calabrese Giuseppe Aragona ed il reatino Antonio Scappa, hanno subito messo alla frusta le loro Peugeot 106 cercando l’interpretazione ottimale. Fiducioso nel livello di sviluppo della sua Citroen saxo VTS il salernitano Giovanni Rea, che mira ad entrare nella sfida di vertice come il trapanese Francesco candore con la Peugeot 106 1.6. Nella classe fino a 1400 riflettori puntati sul giovanissimo altoatesino Thomas Sparer ela Peugeot 106 Rallye della padovana STP, senza perdere d’occhio il corregionale Pauli Niederstatter ed il veneto Fabrizio Vettorel, anche loro su 106.

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