Il 53° Trofeo Luigi Fagioli è di Omar Magliona
Spettacolo, agonismo e passione sono le caratteristiche che le migliaia di spettatori hanno trovato a Gubbio per il 53° Trofeo Luigi Fagioli, l’8° round del Campionato Italiano Velocità Montagna che ha acceso un memorabile week end nella caratteristica cittadina umbra. Omar Magliona su Norma M20 FC Zytek ha vinto entrambe le salite sui 4,150 Km del tracciato sintetico, ma dall’esaltante contenuto tecnico sfiorando il record in gara 2 col miglior tempo di giornata in 1’33”64. Il sardo portacolori della CST Sport è nuovamente leader tricolore ed ha concretizzato con il massimo profitto il lavoro che il Team Faggioli ha compiuto sulla biposto di gruppo E2SC e tutte le regolazioni che il leader tricolore e di categoria ha voluto dopo i dati raccolti nelle due salite di prova del sabato. Molto vicini gli altri occupanti del podio. Seconda posizione per Domenico Scola il giovane Campione Italiano 2017 è tornato sulla Osella PA 2000, biposto che il neo portacolori Scuderia Vesuvio non pilotava da due stagioni, malgrado nessun test pre gara il cosentino ha ritrovato un istantaneo feeling con la vettura curata dal team Catapano. Terzo Domenico Cubeda. Il catanese che ha pagato forse l’adeguamento alle nuove regolazioni della Osella FA 30 Zytek, di cui si è detto però estremamente soddisfatto. Scola aveva vinto l’edizione 2017 con l’Osella FA 30, mentre Cubeda salì sul 2° gradino del podio davanti a Magliona. A ridosso del podio ancora una convincente prova del salernitano Angelo Marino che anche alla sua prima volta a Gubbio con la Lola B99/50 ha saputo domare la potenza della biposto di F.3000 ed arrivare in alto, davanti al bravo trapanese Francesco Conticelli che ha avuto una proficua risposta dalla Osella PA 2000 Honda, anche se per il tracciato eugubino il siciliano ha un eccessivo timore reverenziale dopo l’uscita di due anni fa. Ancora sfortuna per il giovane orvietano Michele Fattorini sulla Osella FA 30 che ha fatto nuovamente capricci di gioventù e si è fermata per noie al cambio in gara 2, dopo l’ottimo 2° posto in gara 1.
Sesta piazza per Federico Liber il veneto della Vimotorsport, che con l’ottima Gloria C8P Suzuki ha allungato anche in classe E2SS 1600, anche se con l’1 a 1 nel tricolore Sportscar Motori Moto si è molto avvicinato a soli 29 centesimi di secondo in totale, il giovane pugliese della Driving Experience Ivan Pezzolla, che ha ancora una volta colto un risultato che ripaga il lungo lavoro di sviluppo della Osella PA 21 con motore BMW da 1000 cc di derivazione Super Bike, che continua insieme al Team Catapano. Pezzolla ha preceduto in classe il sempre combattivo lucano Achille Lombardi sulla Osella PA 21 Jrb con motore BMW di serie, scivolato in 11^ posizione per un problema al cambio nelle battute finali di gara 2.
Ottava posizione e successo in gruppo CN per un entusiasta Cosimo Rea, il giovane salernitano che ha tratto il massimo dallo sviluppo fatto sulla Ligier JS 51 Honda, con cui l’alfiere della Tramonti Corse ha preceduto il calabrese Rosario Iaquinta alla sua seconda gara dopo il ritorno all’Osella PA 21 EVO. Nella stessa categoria dei prototipi con motore di serie, sul podio è salito anche l’esperto siciliano Francesco Caruso, anche lui su Osella, seguito dalle gemelle del milanese Stefano Crespi e dell’attore Ettore Bassi, che ha potuto difendersi e recuperare qualcosa dopo i problemi elettronici che ne hanno compromesso le prove. Top ten completata dall’esperto Vincenzo Conticelli senior sulla potente Osella PA 30 Zytek, davanti al sardo Sergio Farris sulla Osella PA 2000. Tornando alle biposto di classe E2SC 1600, ottimo primato per il driver di Reggio Calabria Giuseppe Cuzzola, soddisfatto del tempo ottenuto alla sua prima volta a Gubbio sulla Radical SR4, seguito dalla gemella del fasanese sempre leader di classe Giovanni Angelini. Mentre al Tuderte Alessio Alcidi, salito sul podio di classe E2SC 1000 su Osella PA 21 Jrb, è andato il Trofeo Mauro Rampini, in memoria del pilota eugubino recentemente scomparso, riservato al primo umbro classificato.
Anche a Gubbio il gruppo GT ha deliziato il pubblico con un altro esaltante duello al fotofinish tra il vincitore romano Marco Iacoangeli su BMW Z4 ed il pugliese Lucio Peruggini su Ferrari 458 GT3. In gara 1 il gap a favore di Iacoangeli era di soli 2 centesimi di secondo, poi il gap totale di 25 centesimi dopo le due gare. Entrambi hanno dichiarato di aver dato il “110%”. In GT Cup pieno di punti per il padovano di Superchallenge Roberto Ragazzi su Ferrari 458, che è salito sul podio di gruppo ed ha respinto gli attacchi di Gabriele Mauro su Porsche 997. Sfortuna con stop in gara 2 per un guasto al cambio per il napoletano Piero Nappi sulla Aston Martin Vantage.
Uno a uno in gruppo E2SH tra il vincitore Manuel Dondi e Carmine Tancredi. Ha risolto con attenzione e competenza i problemi emersi in prova sulla Fiat X1/9 Alfa Romeo, poi Dondi ha attaccato e vinto gara 1 e la classifica aggregata, allungando pesantemente le mani sul titolo, respingendo l’assalto del concreto lucano Tancredi vincitore di gara 2 per 26 centesimi di secondo sulla BMW Cosworth, molto insidiosa sul tracciato umbro. Ancora una volta sul podio l’alfiere del Gruppo Sportivo AC Ascoli Alessandro Gabrielli sulla sempre più convincente Alfa 4C Picchio, per la quale continua una proficua raccolta dati. Sotto al podio il campano Giuseppe D’Angelo, primo di classe 2000 sulla efficace Renault Clio curata dalla SAMO Competition.
Secondo successo consecutivo in gruppo E1 per il campano della Scuderia Vesuvio Luigi Sambuco alla fine di una gara incredibile al volante dell’Alfa 155. Incredibile ex aequo in gara 1 con 1’57”77 il tempo realizzato da Sambuco su Alfa 155 e dall’Orvietano Daniele Pelorosso su Renault Clio Proto, sfortunatamente fermo per noie meccaniche in gara 2. In gara 2 a soli 75 centesimi si è portato il brillante pugliese Andrea Palazzo che sulla Peugeot 308 Racing Cup curata da AC Racing che è salito sul 2° gradino del podio ed ha centrato una nuova vittoria in classe E1 1600 turbo ed ha allungato nel tricolore precedendo il tenace corregionale Vito Tagliente su auto gemella, che è salito sul podio di gruppo. In classe 1.6 con una rimonta da manuale in gara 2 ha vinto il calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona sulla perfetta Peugeot 106, con cui ha sopravanzato Maurizio Contardi che ha realizzato l’obiettivo di primeggiare con la sua Honda Civic davanti alla concorrenza Peugeot, anche se il successo è stato parziale.
Anche se sembra aver rispettato il pronostico, non ha mai mollato Rudi Bicciato per vincere il gruppo A sulla Mitsubishi Lancer, con cui l’altoatesino della Scuderia Mendola vede avvicinarsi il titolo. Sui rimanenti gradini del podio si è consumato il duello tra Peugeot 106 per la classe 1.6 vinto dal catanese del Team Project Angelo Guzzetta che ha fatto en plein di successi nelle gare alle quali ha partecipato, precedendo il mai domo pugliese Rino Tinella. In classe 2000 acuto in rimonta di Francesco Urti finito sotto al podio con l’Alfa 156.
Antonino Migliuolo ha portato a tre le vittorie consecutive in gruppo N con la Mitsubishi Lancer, rimontando in classifica, anche se resta consistente il gap dalla leader tricolore e Lady Gabriella Pedroni, anche la trentina della Pavè Motorsport su Mitsubishi che con il 3° posto ha allungato le mani verso il titolo. Seconda piazza per il toscano Lorenzo Mercati che ha fatto sentire pesantemente la sua presenza in gara. A ridosso del podio il duello per la classe 1600 vinta dell’abruzzese Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo grazie all’ottima gara 1, anche se in gara 2 il lucano Rocco Errichetti ha vinto tentando la rimonta assoluta, in perfetta intesa con la Citroen Saxo. Mentre in classe 2000 si è imposto il veneto Adriano Pilotto su Honda Civic.
Rientro con vittoria piena in gruppo Racing Start Plus per il Campione 2017 Francesco Savoia, il pugliese impegnato in pista, immediatamente a suo perfetto agio sulla MINI John Cooper Works. Seconda piazza importante per la leadership tricolore a favore del poliziotto salernitano Gianni Loffredo, anche lui sulla MINI della DP Racing, che non ha nascosto un pò di timore reverenziale verso la prima gara dopo l’errore di Sarnano. Podio completato dal migliore delle motorizzazioni aspirate, il pilota di casa Paolo Biccheri su Renault Clio, mentre in classe 1.6 affermazione del marchigiano Cristiano Romoli su Peugeot 106, davanti alla gemella del catanzarese Gianluca Rodino. Si sono assottigliate le differenze in gruppo Racing Start RSTB ma il campione in carica Antonio Scappa resta imprendibile sulla MINi John Cooper Works della DP Racing, con cui ha saputo contenere la grinta del rientrante fasanese Oronzo Montanaro su auto gemella. Terzo sul podio con un tenace guizzo il portacolori Apulia Corse Lorenzo Mansueto, anche lui su MINI. Appena sotto al podio hanno chiuso in casa Riccardo e Gianni Urbani, figlio e papà, entrambi sulle MINI. Tra le motorizzazioni aspirate di gruppo RS ottavo scratch e altro record per Claudio Gullo e la sempre perfetta Honda Civic Type-R con cui il calabrese ha ipotecato il titolo. Seconda piazza per il simpatico ed appassionato siciliano Giovanni Grasso sulla Renault Clio. Straordinaria sfida per il 3° gradino del podio e per la classe 1.6. Successo al pugliese Teo Furleo, che con la Peugeot 106 con un autentico colpo di reni ha rimontato e vinto in gara 2 sull’esperto salernitano Francesco Paolo Cicalese con cui ha chiuso in ex aequo in classifica generale, dopo che Cicalese aveva chiuso 2° anche in gara 1 dietro a Leonardo Taddeo che su Peugeot 106 ha vinto gara 1 e poi ha chiuso 3°. Tra le cilindrate fino a 1400 cc nuovo successo per il calabrese Arduino Eusebio su Volkswagen Polo GTI.
Tra le Bicilindriche pronostici sovvertiti nella sfida sul filo dei centesimi di secondo tra Fiat 500, con nuova vittoria in gara per il calabrese della Piloti per Passione Domenico Morabito, il driver di Villa San Giovanni che ha centrato una doppietta dopo il successo a Sarnano, precedendo il campione in carica catanzarese Angelo Mercuri che è riuscito a rimontare, davanti al siciliano Antonino Cardillo.
Sembrava una gara anche di tricolore Autostoriche, benché con validità nazionale, che ha visto il successo in entrambe le salite del senese del Team Italia Uberto Bonucci su Osella PA 9/90 BMW, precedendo il pisano della Bologna Squadra Corse Piero Lottini su auto gemella ed il fratello Andrea sulla OLMAS Alfa Romeo Sport Nazionale.