Trento Bondone, 2-3 luglio 2022
CIVM

Trionfo di Baldi alla 59ª Trento - Bondone

Secondo successo stagionale per David Baldi che ha vinto la 59ª Trento - Bondone, organizzata dalla Scuderia Trentina, al volante della Osella FA 30 con motore Zytek da 3000 cc. Il fiorentino si è imposto nella settima prova del Campionato Italiano Velocità  Montagna, con validità  anche per la serie europea, portandosi così al comando della classifica assoluta ed in quella di gruppo E2/M del tricolore ACI-CSAI, firmando il suo secondo successo stagionale assoluto dopo Fasano. Baldi ha centrato la vittoria grazie ad una condotta precisa e veloce dal ritmo assai elevato, ma il colpo di scena della corsa è arrivato quando Simone Faggioli ha bucato l'anteriore sinistra della sua Osella FA 30 Zytek a metà  percorso, mandando in fumo la vittoria ma riuscendo comunque a salire sul terzo gradino del podio. Secondo sul podio il locale Christian Merli che ha percorso gli ultimi tre Km con la leva del cambio rotta sulla Lola Zytek F.3000. Non ha effettuato le operazioni di verifica il calabrese Carmelo Scaramozzino rientrato a Reggio Calabria per un'urgenza familiare.
Due ali di folla hanno assiepato i 17,3 Km che dalle porte di Trento portano fino a Vason sul Monte Bondone. Una sequenza interminabile di tornanti spettacolari intervallati da tratti assai tecnici, dove oltre ai cavalli del motore e ad un giusto set up, a fare la differenza è l'abilità di guida del pilota.

Baldi ha coperto il tracciato in 9'47"463. "Vincere la Trento-Bondone è una grande soddisfazione - ha detto il vincitore al traguardo - un tracciato diverso da quelli sui quali abbiamo finora corso, segno evidente della competitività e della crescita della vettura. Ho sentito la vettura scivolare maggiormente rispetto alle prove. Al Bondone le gomme hanno un ruolo fondamentale e le nostre Marangoni hanno funzionato perfettamente. I suggerimenti del Team e dello stesso Faggioli sono stati preziosi".
Secondo sul podio il trentino Christian Merli, il pilota della Vimotorsport ha chiesto quanto poteva alla Lola Zytek del Team Tschager ed ha usato la sua tanta abilità al volante per salire più in alto possibile nella classifica: "Ho fatto quanto ho potuto - ha spiegato Merli al traguardo - purtroppo la sfortuna mi ha impedito di attaccare la vetta. La rottura della leva del cambio, qualcosa di veramente raro per una monoposto. Oltre la sfortuna un po' di ruggine ed un mezzo perfetto ma non sviluppato come quello di chi mi ha preceduto, non mi hanno permesso di regalare di più ai sostenitori di casa che hanno fatto il tifo per me".
Terzo posto per il pluricampione fiorentino sempre veloce e spettacolare, Simone Faggioli sempre in ottima intesa con la Osella FA 30 Zytek. Faggioli si è dimostrato aggressivo sin dalle prove, dove ha provato alcune soluzioni. "La vettura è stata perfetta - ha commentato Faggioli al traguardo - purtroppo la toccata e la conseguente foratura mi ha molto limitato. Ottime le gomme, in particolare quella danneggiata ha resistito a lungo permettendomi di salire ugualmente sul podio e guadagnare comunque punti preziosi".
Quarto tempo nell'assoluta per la serie continentale per il ceco Svoboda su Dallara. Quinto in classifica ma quarto tra i piloti della serie tricolore ACI - CSAI, èstato il pistoiese Franco Cinelli, che sul Bondone ha trovato finalmente un set up soddisfacente per la Lola Zytek, con la quale ha preceduto il sardo Omar Magliona, invece deluso dalle regolazioni della sua Osella PA 27/S BMW, che non è riuscito ad usare la monoposto come voleva. Settima piazza e brillante vittoria in gruppo E2/B per l'esperto bresciano Mirco Savoldi, a cui sono bastate le prove per regolare al meglio l'Osella PA 21/S equipaggiata con motore Honda da 2000cc., che ha evidenziato un ottimo potenziale della biposto. Ottava piazza e successo in gruppo CN per il pisano Michele Camarlinghi, che ha ammesso di aver azzardato alcune regolazioni sulla sua Osella PA 21/S Honda, con la quale ha rafforzato la leadership nel tricolore. Spettacolare nona piazza per il vincitore del gruppo E1 Italia Roberto Di Giuseppe, il teramano autore di una entusiasmante impresa in gara con l'Alfa 155 GTA. A chiudere la top ten è stato il giovane lucano Lorenzo Mossucca, in buona crescita al volante della monoposto, nonostante la sua Lola Zytek troppo ballerina in gara.

Tra le monoposto del gruppo E2/M ritiro per il pugliese Francesco Leogrande per il cedimento della catena di trasmissione della sua Gloria C8, costretto alla resa anche il pistoiese Lorenzo Bindi, riuscito a prendere il via con la Gloria CP7 dopo l'uscita in prova, ma tradito dal selettore delle marce. Il gruppo E2/B ha perso un protagonista quando il bresciano Adriano Zerla si è fermato nella prima parte del percorso dopo aver preso dei sassi e convinto di aver forato. Secondo posto dietro a Savoldi per il locale Matteo Moratelli su Breda BMW, seguito dal trapanese Andrea Raiti su Osella PA 20/S BMW, sempre più vicino alla vetta di gruppo. Tra le biposto di gruppo CN a completare il podio dietro a Camarlinghi sono stati l'altoatesino Armin Hafner alla sua seconda gara sulla Osella PA 20/S BMW, davanti al giovane sardo Gianclaudio Dessì, contento di aver completato la Trento - Bondone su Osella PA 21/S Honda di classe 2000.

In gruppo GT il veneto Denny Zardo su Ferrari F430, ha risposto con la vittoria e l'11^ posizione assoluta e 10^ di C.I.V.M. in gara, all'acuto in prova dell'anconetano Leo Isolani, bravo a rendere maneggevole sui tornanti del Bondone la sua 575 del Cavallino e secondo sul podio di gruppo. Adesso il trevigiano della Villorba Corse ha rafforzato il comando nella classifica tricolore. Terzo sul podio di gruppo un altro veneto, Antonio Forato al volante della Ferrari F430 in versione GT4, anche il portacolori della Rubicone Corse si è rivelato decisamente aggressivo sin dalle prove. Sotto al podio ha concluso il bresciano Franco Putelli, particolarmente veloce con la sua Ferrari F430, davanti al laziale Stefano Pierdomenico su Ferrari 360 Modena, non convinto del tempo realizzato in gara. Fine settimana tutto in difficoltà per il campione in carica Marco Gramenzi, che ha tentato di risolvere i problemi alla temperatura motore della sua Chrysler Viper che lo hanno afflitto sin dalle prove, ma in gara è stato fermato da un semiasse. La classifica di GT è soltanto ufficiosa poiché vi sono stati dei reclami in seno al gruppo ed i commissari tecnici sono al lavoro per le verifiche del caso.

Terzo acuto consecutivo e consolidamento di leadership per Roberto Di Giuseppe su Alfa 155 GTA in gruppo E1 Italia, il teramano vincitore ha offerto ancora un'eccellente prova d'abilità indovinando sin dalle prove le regolazioni per la sua vettura a trazione integrale, con la quale non ha lasciato spazio a nessuno, neanche al fiorentino Fabrizio Pandolfi che in gara ha cercato in ogni modo l'attacco con la potente Alfa 155 V6, ma ancora costretto all'inseguimento nel tricolore. Di nuovo sul podio di gruppo il bolognese Fulvio Giuliani finalmente soddisfatto dei progressi ottenuti con la sua Lancia Delta EVO, generosa nell'erogazione dei cavalli, con la quale ha preceduto la rombante BMW 320 del romano Marco Iacoangeli. Luigi Sambuco ha vinto la classe 2000, una vittoria voluta ad ogni costo. Il partenopeo, infatti in nottata ha sostituito il cambio sull'Alfa 155, dopo il danno in prova che sembrava irreparabile. Partito senza una manche di prove completa, è riuscito nell'impresa anche se limitato da alcuni concorrenti raggiunti sul tracciato. Il calabrese Giuseppe Aragona ha rafforzato la sua posizione al comando della classe 1600, grazie ad una bella prestazione con successo al volante della Peugeot 106 1.6 16V, nonostante una toccata col posteriore dove il pilota di Trebisacce ha danneggiato il ponte della 106.

Densa di emozioni la corsa del gruppo A, dove il successo è andato al locale Giorgio De Tisi sulla Citroen Xsara WRC, vettura arrivata dai rally mondiali e particolarmente adatta al tracciato, dove ha offerto grande spettacolo. Secondo un altro trentino esperto di salite, Maurizio Pioner al volante della Mitsubishi Lancer EVO VI, con qualche problema al cambio da metà percorso in poi. Ottimo bottino di punti per il gruppo e terza posizione per il veneto Romy Dall'Antonia, sempre al comando della classifica tricolore ed autore di un'ottima gara in attacco con la Mitsubishi Lancer EVO, con la quale ha regolato vetture più potenti e piloti molto bravi, nonostante un guasto all'idroguida. In classe 1600 ha vinto il bravo ed esperto locale Diego Degasperi che ha provato la Renault Clio S1600 sul percorso di casa facendo registrare un ottimo tempo, dopo le attente prove. Podio di classe completato da due vetture gemelle di altrettanti locali, Luca Piffer e Matteo Daprà.

Monologo in gruppo N per l'altoatesino Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer EVO IX, vettura con la quale il pilota della Scuderia Mendola è stato in perfetta sintonia sin dalle prove, non lasciando spazio alla concorrenza italiana ed europea. A completare il podio la Mitsubishi Lancer EVO VI del locale Guido Valle e la Subaru Impreza STI del bresciano Rosario Parrino. Ottima prestazione e successo in classe 2000 per il piemontese Giovanni Regis che ha sapientemente usato la maneggevolezza della Renault Clio RS curata dalla Ciarcelluti Motorsport, seconda posizione per il giovane friulano Michele Buiatti bravo con la Honda Civic Type-R. Il giovane altoatesino Simon Morandell ha vinto la classe 1600 al volante della Peugeot 106 1.6 16V che cura in proprio e sulla quale dopo le prove ha sostituito una staffa dello scarico. Solo quarto di classe il trentino di Sorrento Antonino Migliuolo che ha pagato la poca familiarità con i tornanti al volante della Peugeot 106.

Il bergamasco Mario Tacchini su Fiat Punto Sporting ha preceduto Eugenio Mandelli su Seat Arosanella classifica Racing Start, riservata alle vetture strettamente di serie.

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