Al FIA Hill Climb Masters successo di squadra per l'Italia
Sono il belga Yanick Bodson (Porsche) nella categoria 1, lo svizzero Eric Berguerand (Lola) nella categoria 2 e il francese Nicolas Schatz (Norma) nella categoria 3 i vincitori della prima edizione del FIA Hill Climb Masters. Per quanto concerne la Coppa delle Nazioni ad aggiudicarsela è stata l'Italia, squadra capitanata da Fiorenzo Dalmeri.
La gara lussemburghese, organizzata nel villaggio di Eschdorf, si è disputata in condizioni climatiche non ottimali, dato che la prima salita è stata affrontata su fondo bagnato, la seconda in condizioni normali, ma la terza sotto un acquazzone che l'ha resa praticamente inutile per la classifica, al punto che è stata interrotta prima della fine.
Il più veloce nella Categoria 3 (vetture non conformi alle norme di omologazione FIA) è stato il cinque volte campione di Francia Nicolas Schatz, che con la sua Norma M20 FC-V8 BMW, ha dato tutto nella seconda manche, lasciandosi dietro gli inglesi Scott Moran (Gould GR61X-NME), Will Hall (Forza wh-XTEC-Nissan) e Trevor Willis (OMS 28-RPE), i quali non hanno potuto provare a riscattarsi nell'ultima prova a causa della pioggia. Schatz ha abbassato il record del percorso con il tempo di 48''344, Scott Moran si è piazzato a meno di tre decimi e Will Sala meno di un secondo.
Nella classe per vetture a ruote coperte successo del tedesco Herbert Stolz (Porsche 935 DP29, davanti al bolognese Fulvio Giuliani (Lancia Delta Evoluzione) e all'austriaco Andreas Gabat (Ford Escort Cosworth).
Piccola sorpresa nella Categoria 2, quella di Simone Faggioli, poiché ad imporsi non è stato il sette volte campione d'Europa, ma lo svizzero Eric Berguerand, presentatosi in Lussembrugo con una Lola B99-Cosworth preparata per la salita. Non ha fissato il nuovo record, ma ha saputo sfruttare i problemi incontrati da Faggioli. Dietro al fiorentino, secondo, si è piazzato il lussemburghese David Hauser con la sua Lupo GB08F1. Il divario tra il primo e il terzo è stato inferiore ai 26 centesimi di secondo. Con la sua Reynard 95D-Mugen, Geoffrey Schatz ha sfiorato il podio, piazzandosi davanti allo sloveno Milos Benes (Osella FA30-Zytek) e al trentino Christian Merli (Osella PA2000-Honda).
Infine nella Categoria 1 successo per il belga Yanick Bodson (Porsche 997 Cup), che nella prima manche ha dovuto cedere il passo alla Mitsubishi Lancer EVO8 di Jaromir Maly, ma nella seconda si è rifatto alla grande. Terzo il francese Nicolas Werver (Porsche 997 Cup).
L'Italia ha riscattato il secondo posto di Faggioli, aggiudicandosi la classifica a squadre, la Nations Cup, portata a casa grazie alle prove di Simone Faggioli (Norma M20 FC-Zytek), Omar Magliona (Osella PA21 S Evo-Honda), Christian Merli (Osella PA2000-Honda) e Fausto Bormolini (Reynard K02-Mugen). Secondo il team svizzero composto da Eric Berguerand, Roger Schnellmann, Albin Mächler e Ronnie Bratschi, terzo quello austriaco con Andreas Gabat, Herbert Pregartner, Ferdinand Madrian e Christian Schweiger.
«Abbiamo gareggiato su un percorso molto, forse troppo, corto – spiega Christian Merli -. In meno di due chilometri la potenza la fa da padrona ed inoltre ho dovuto fare i conti con qualche problema alle gomme, per cui non si è trattato di una giornata memorabile per quanto mi riguarda». Christian, per la cronaca ha chiuso al sesto posto nella categoria 2. «Con questa gara ho ufficialmente archiviato la mia stagione – chiosa – ora pensiamo alla prossima senza dimenticarci di ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato».
Non particolarmente soddisfatta della propria prestazione si dice anche Gabriella Pedroni, in pista con la propria Mitsubishi Lancer Evo VIII nella categoria 1, gruppo A. «Dopo la prima manche ero quarta a tre decimi dal primo – racconta – poi ho incontrato qualche problema nelle altre due e ho chiuso al quinto posto dietro a Maly, Schweiger, Maszczyk e Vojacek. Ad ogni modo dopo aver conquistato il titolo Fia nella categoria Produzione posso archiviare la stagione con grande soddisfazione».